Speciale Jannacci - un Promo degno di nota
Il 19/12/2011 é stata trasmessa su Rai 3 una speciale puntata di ‘Che Tempo che Fa’ centrata sulla vita artistica di Enzo Jannacci.
Ció che mi ha colpito non é stata la trasmissione in sé, ma il ‘promo’ di 30 secondi ripetutamente proposto sulla rete nei giorni precedenti per reclamizzare l’evento.
Premetto che non ho una grande familiaritá con la produzione musicale di Enzo Jannacci e che solo dopo aver scritto queste note ho scoperto che l’autore del promo e della sigla di inizio della trasmissione, da cui é stato estratto, é il figlio Paolo. Come musicista (e spettatore della parte visuale) posso dire che ho trovato l’arrangiamento un piccolo capolavoro.
Cercheró, per sommi capi, di spiegare perché.
1. I 30 secondi sono spesso tiranni, ma qui hanno realizzato il miracolo: solo un ascoltatore accorto riesce ad individuare velocemente nel tema uno tra i brani piú famosi di Jannacci. Aver dovuto tagliare rispetto alla sigla estesa (1:48) rende il promo ancora piú misterioso e drammaticamente coinvolgente.
2. Ció che apprezzo é il minimalismo dell’arrangiamento, in confronto con la resa delle sensazioni trasmesse.
3. Le sezioni di tema fischiate, di molto rallentate rispetto al brano originario, sembrano scelte per sottolineare l’informalitá e l’anticonformismo del cantautore milanese.
4. L’inizio ispirato ad atmosfere alla Thomas Newman (American Beauty - click sull’excerpta di fianco) mi trasmette la solitudine che una cittá veloce, deterministica, ma anche fredda e uggiosa come Milano, puó suscitare.
5. La pausa tra la sezione A e quella B sembra intenzionalmente espansa, quasi per aggiungre incertezza all’incertezza, con il risultato indiretto di ritardare il riconoscimento del brano.
6. Nella sezione B il ‘colpo di genio’ consiste nell’utilizzare una modulazione jazzistica con effetto drammatico e risoluzione in maggiore (da C- a Ab69 attraverso un A9). E’ una sequenza spesso utilizzata (click sull’excerpta a destra: The Russia House, Jerry Goldsmith) che in questo caso connota e arricchisce l’intero promo.
7. La malinconia raggiunge il suo apice sul finale (notturno) quando il tema viene lasciato senza sostanziale accompagnamento.
8. La versione estesa della sigla contiene interessanti interventi degli archi, che culminano in una figura armonica molto moderna, se comparata agli intenti originali fin troppo basici del brano, e ricorda le frasi di arrangiatori/compositori come Claus Ogerman (DIana Krall) e Chick Corea (click sull’excerpta a destra: Concerto n.1). Nonostante questi elaborati e pregevoli abbellimenti, che riescono a trasformare un brano quasi comico in uno che rispecchia una profonda tristezza, la presenza dell’intero tema sottrae potenza espressiva rispetto al corto ‘promo’.
MUSICA
VIDEO
1. Milano non viene ritratta in un giorno di sole (e ce ne sono tanti). Perfettamente in sintonia con l’intimistica atmosfera musicale, la sequenza di riprese mostra l’ineluttabile e continua attivitá ‘ordinaria’ nei luoghi storici (e non) piú belli della cittá.
2. I luoghi sono sempre visti dall’esterno, come a rappresentarne l’impenetrabilitá agli emarginati e agli ‘outcast’ dei tempi moderni.
3. Particolarmente indovinato, a mio giudizio, la scelta del bianco e nero con effetto cromatico digitale preservato su alcuni dettagli, con finale sui Navigli illuminati.
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